La massoterapia va intesa come insieme di tecniche manuali, rivolte al recupero ed al benessere del paziente. È l'arte del massaggio utilizzata a scopo curativo.
Il Massaggio del tessuto connettivo è una delle tecniche manuali in grado di trattare i disturbi di quello che, all’interno del corpo umano, viene considerato l’organo della forma: il connettivo. Esso collega, nutre e protegge ogni parte del corpo.
La tecnica del massaggio connettivale è caratterizzata da uno scorrimento della cute sul suo supporto, operando, così, una trazione stimolante sul tessuto connettivo sottocutaneo e interstiziale. In questo modo si generano riflessi che migliorano lo stato di salute: per via riflessa degli organi ad esso collegati e via diretta tramite strutture muscolari, tendinee connesse. La manipolazione non viene effettuata utilizzando tutta la mano. L’esecuzione manuale del terapista avviene quasi esclusivamente per mezzo delle dita indice-medio o medio-anulare. In alcuni particolari casi è possibile utilizzare anche gli avambracci o i gomiti.
Questo massaggio è anche noto come “reflessogeno connettivale” proprio perché agisce anche per via riflessa, riequilibrando, attraverso stimolazioni di specifiche zone della cute, note come dermatomeri, zone la cui esistenza è anatomicamente e scientificamente comprovata.
Lo scopo del massaggio connettivale è quello di stimolare una determinata area del corpo al fine di ottenere un effetto benefico sia locale (qualora ce ne sia bisogno), sia riflesso su funzioni viscerali o organi posti in profondità, anche in sedi distanti da quella in cui il massaggio viene effettivamente praticato.
Il massaggio decontratturante è un massaggio che, come il nome suggerisce, ha la funzione e scopo di decontratturare, ovvero sciogliere le contratture muscolari. E’ un massaggio piuttosto intenso, basato su pressioni e tocchi energici, che puntano a stimolare i tessuti profondi e la muscolatura sofferente, così da rilassarla, sciogliere la contrattura che la affligge, e riportarla allo stato originale.
Il massaggio decontratturante è adatto a tutti, infatti chiunque, almeno una volta nella vita, ha sperimentato una contrattura. E’ anzi noto che, con l’avvento dei lavori d’ufficio e di stili di vita sempre più sedentari, sia facile assumere posture scorrette che, nel lungo termine, portano all’insorgere di dolori. Statisticamente, il 40% delle persone che lavorano al computer lamentano di soffrire di mal di schiena. Pertanto, chiunque può necessitare – e in genere necessita – di un massaggio decontratturante. E’ sufficiente pensare a chi lavora tutto il giorno al pc, o magari esegue un lavoro faticoso nel quale è previsto caricare e scaricare pesi: la muscolatura, soprattutto della schiena, può manifestare contratture.
Importato dagli Stati Uniti d’America, il massaggio miofasciale prende il nome dal suffisso “mio” che deriva da muscolo e “fasciale” da fascia.
Si tratta di una tecnica di terapia manuale che non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli (cioè sulla fascia che li riveste); essa trae le sue origini dall’osteopatia di Andrew Taylor Still, la terapia che si basa sul contatto manuale per la diagnosi ed il trattamento, la prima che ha messo in risalto l’importanza della fascia intesa come tessuto connettivo che riveste l'organismo a livello sottocutaneo.
Pur richiedendo da parte dell’operatore grande precisione e buona conoscenza dell’anatomia, il massaggio miofasciale è di facile esecuzione e può essere modulato in base alle necessità del destinatario.
Con i dovuti accorgimenti, il massaggio miofasciale è una tecnica valida per chiunque, non solo per gli sportivi, e particolarmente efficace nel trattamento delle rigidità e nel caso di contratture a carico della muscolatura, anche di tipo cronico. I benefici consistono quindi nel miglioramento della postura e nella risoluzione dei dolori muscolo articolari.
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