L’epicondilite, conosciuta anche come “gomito del tennista”, è una tendinopatia dei muscoli estensori dell’avambraccio che hanno inserzione sull’epicondilo laterale.
Si differenzia dalla meno frequente epitrocleite o “gomito del golfista”, ovvero una tendinopatia a carico dei muscoli flessori e pronatori dell’avambraccio che hanno inserzione sull’epitroclea.
L’epicondilite colpisce non solo chi gioca a tennis, ma tutti coloro che fanno un uso eccessivo e continuato del gomito con conseguente sovraccarico funzionale.
I sintomi si sviluppano gradualmente. Il paziente riferisce l’esordio graduale di un dolore al versante laterale del gomito e dell’avambraccio durante attività che implicano la torsione o l’estensione del polso, come sollevare pesi, girare un cacciavite, colpire una palla da tennis con un rovescio. Con il tempo il dolore può irradiarsi lungo l’avambraccio e persistere anche a riposo, determinando la progressiva riduzione della funzionalità di mano, polso e gomito.
Il segno più costante nell’epicondilite è una dolorabilità localizzata sull’inserzione comune dei muscoli estensori con possibile tumefazione.
Il dolore può essere evocato:
Una radiografia permette di escludere un’artrite del gomito e di rilevare eventuali calcificazioni.
Il trattamento dell’epicondilite prevede tre fasi.
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